Le perdite acquose dopo un rapporto sessuale sono un fenomeno fisiologico, ma in alcuni casi sono sintomo di malattie o infezioni. Scopriamone le cause
Le perdite vaginali di tipo acquoso dopo un rapporto sessuale sono un fenomeno del tutto normale e fisiologico che non deve destare preoccupazioni.
In alcuni casi però, possono rappresentare il campanello di allarme per alcune malattie sessualmente trasmissibili o infezioni vaginali, e per questo non vanno trascurate.
Al fine di evitare inutili allarmismi, come sempre è bene informarsi al meglio per conoscere il proprio corpo, e fare chiarezza nell’individuare le varie cause delle perdite post coitali, in modo da capire quando è necessario richiedere un consulto medico.
Perdite vaginali normali dopo rapporto:
Per prima cosa è bene sottolineare che nella maggior parte dei casi i fluidi prodotti dalla vagina nella fase pre e post coitale sono assolutamente fisiologici e frutto di un corretto funzionamento dell’apparato genitale femminile.
Normalmente i fluidi prodotti dalla vagina durante e dopo un rapporto sono di 3 tipi:
- Fluido di lubrificazione: si sviluppa con l’eccitazione sessuale al fine di rendere il rapporto più piacevole e ammorbidire le pareti della vagina. Si tratta di un fluido acquoso e trasparente che l’organismo può continuare a produrre anche immediatamente dopo il rapporto.
- Muco cervicale: fluido prodotto durante il ciclo mestruale dalla cervice con la funzione di facilitare la fecondazione dell’ovulo da parte degli spermatozoi. È un fluido denso prodotto principalmente quando la donna è prossima all’ovulazione, ma è presente anche durante e dopo un rapporto sessuale.
- Fluido seminale femminile: prodotto da una piccola ghiandola presente nella vagina, durante e dopo un rapporto sessuale.
Perdite vaginali anomale dopo rapporto:
Le perdite sopraelencate rappresentano una manifestazione fisiologica di un sano apparato riproduttivo femminile. In alcuni casi tuttavia, vi possono essere delle perdite il cui colore, odore e consistenza possono fare temere l’insorgere di problematiche. Soprattutto in presenza di dolori pelvici e sanguinamenti improvvisi, è bene porre attenzione alle perdite vaginali.
Le perdite vaginali anomale possono essere causate da fattori sessuali e non.
In assenza di metodi contraccettivi di barriera, è facile andare incontro ad infezioni batteriche e a malattie sessualmente trasmissibili, che possono manifestarsi con perdite fastidiose.
Le più frequenti sono:
- Vaginosi batterica;
- Tricomoniasi;
- Chlamydia o Gonorrea;
- Herpes genitale.
In altri casi invece, le perdite vaginali possono essere la manifestazione dell’insorgenza di altre problematiche a carico dell’apparato riproduttivo femminile, come ad esempio:
- Reazioni allergiche a famaci, alimenti, detergenti intimi o biancheria intima;
- Cambiamento del pH vaginale a causa di detergenti intimi troppo aggressivi, irrigazioni vaginali, rapporti sessuali o variazioni ormonali;
- Infezioni da lievito;
- Variazioni ormonali molto frequenti nella pubertà e nella menopausa.
In tutti i casi i cui si assiste a perdite acquose frequenti e anomale, è sempre bene rivolgersi a un medico per un consulto ginecologico che possa escludere ulteriori complicazioni e che possa assicurare le cure adeguate in caso di infezioni batteriche.